SENTO LA NOSTALGIA D’UN PASSATO | JAZZ and LIFE STORIES

SENTO LA NOSTALGIA DI UN PASSATO | JAZZ and LIFE STORIES è uno spettacolo che nasce dal capitolo della serie STORY IN JAZZ, capitolo dedicato al maestro Secondo Casadei, grande amante della musica jazz sulla quale ha costruito tutta la sua discografia folkloristica.

Racconti inediti della vita dell’orchestra Casadei e i brani più rappresentativi in chiave jazz.

Gianfranco Gori interpreta suo padre Marino, storico trombettista dell’orchestra. Zanchini e Bedetti passano da celeberrimi standard jazz a brani tratti dall’album “Casadei secondo Me” dello stesso Zanchini.

Un mix di musica, narrazioni, emozioni e immagini evocative.

GIANFRANCO GORI . voce

SIMONE ZANCHINI . fisarmonica

STEFANO BEDETTI . sax



GIANFRANCO GORI

Nasce a Savignano il 16 Luglio del 1964 vicino al fiume Rubicone.
Quel fiume LO fa navigare verso il mare e nuovi orizzonti. Figlio d’arte, suo padre Marino, musicista, fu la prima tromba del Maestro Secondo Casadei, ha creato una sua formazione “Ital Jazz” e ha contribuito per
tanti anni al successo della prestigiosa “Banda di San Mauro Pascoli”.
Dopo il diploma di maturità tecnica si diploma all’accademia artistica teatrale diretta da Giorgio Albertazzi. Dario Fò lo consiglia e ispira il suo Arlecchino della “Commedia dell’Arte” che interpreta per due anni con la “Compagnia della Perla”.

Albertazzi lo invita a pubblicare il suo primo libro di poesie regalandomi una splendida prefazione: “Ogni treno che passa”, edito dalla Rusconi Libri; con lui collabora per diversi spettacoli tra i quali tre recital tratti da una sua trilogia.

Teatro / Fonda la compagnia teatrale Teatro della Rosa. Recita, scrive e dirige spettacoli.
Crea il primo spettacolo interattivo internet al Teatro Lirico di Cagliari con Mariella Nava con contributi musicali di Renato Zero. Ha collaborato e recitato con Riccardo Cucciolla, lʼEnsemble del teatro alla Scala di Milano, lʼOrchestra Stradivari di Cremona, l’Orchestra Maderna del conservatorio di Cesena, il pianista Giuseppe Albanese, il fisarmonicista Simone Zanchini, il soprano Gladys Rossi.

Iscritto all’abo dei giornalisti dal 2001, scrive e conduce programmi radio-televisivi.

Inizia a trasmettere a 13 anni a Radio Gamma per poi dirigere l’area comunicazione ed eventi. Ha trasmesso per Radio Koper Capodistria, Radio Venere e Radio International.
Per la televisione inizia a condurre programmi a Erreuno Tv Romagna. Entra nell’area Mediaset
e recita in 8 episodi “Scherzi a parte” per Canale 5. E’ autore di 65 puntate di programmi per Mediaset. Collabora con Bibi Ballandi per il quale produce 32 Candid Camera per Rai2.
Produce 20 Gag per “Base Luna” per Rai2 e 10 Candid Camera per “Vox Populi” Rai3.
Produce programmi, spettacoli musicali con e per : Ezio Greggio, Simona Ventura, Lucio Dalla, Cristina D’Avena, Martina Colombari, Linus, Mariella Nava, Arrigo Sacchi, Laura Pausini, Yuri Chechi, Francesco Baccini, Alessandro Greco, Federica Panicucci, Gigi D’Alessio, Riccardo Fogli, Pupo, Jerry Calà, Mietta, Earth Wind & Fire e altri.
Videomaker – Audiomaker, scrive e dirige Video Clip industriali e artistici anche per Fabio Concato, Raffaella Cavalli, 78 Bit.

Presta la sua voce come speaker per Google, Trip Advisor e Spot Nazionali.

Scrive canzoni e brani musicali pubblicati da Universal, Manon e Audio 3.

Ha aperto lo studio di creatività e marketing Gori & C. e come consulente di creatività e marketing ha lavorato per il Gruppo Costa, Italia in Miniatura, Casadei Sonora, Tele Romagna, Marco Edizioni, Il Giardino dei Libri, Audiotre, Ha ideato e prodotto campagne pubblicitarie, eventi di comunicazione.
A livello formativo, ha tenuto laboratori di comunicazione e teatro per la crescita personale di ragazzi
e adulti, per l’istituto comprensivo di Longiano e per la “2000 Giovani” di Bellaria.
E’ consulente della comunicazione per il grande e-commerce “il Giardino
dei Libri”, per l’agenzia di eventi “Audiotre” e continua la sua attività di Autore e Scrittore.


SIMONE ZANCHINI

Fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale, la sua ricerca si muove tra i confini della musica contemporanea, acustica ed elettronica, sperimentazione sonora, contaminazioni extracolte senza dimenticare la tradizione, sfociando così in un personalissimo approccio alla materia improvvisativa.

Diplomato con lode in fisarmonica classica al Conservatorio “G.Rossini” di Pesaro, con il maestro Sergio Scappini.

Strumentista eclettico, esercita un’intensa attività concertistica con gruppi di svariata estrazione musicale (improvvisazione, musica contemporanea, jazz, classica). Ha suonato nei maggiori festival e rassegne in Italia (Clusone Jazz, Umbria Jazz, Tivoli Jazz, Time in Jazz -Berchidda, Sant’Anna Arresi, Barga Jazz, Mara Jazz, Jazz in’it -Vignola, Ravenna Festival, Rossini Opera Festival, Siena Jazz, Rumori Mediterranei – Roccella Jonica) e nei più importanti festival internazionali (Francia, Austria, Germania, Inghilterra, Olanda, Svezia, Danimarca, Finlandia, Slovenia, Croazia, Macedonia, Spagna, Norvegia, Russia, Tunisia, Libano, India, Venezuela, USA, Giappone).
Vanta collaborazioni con molti musicisti di fama internazionale e di differenti estrazioni: Thomas Clausen, Gianluigi Trovesi, Javier Girotto, Marco Tamburini, Massimo Manzi, Tamara Obrovac, Vasko Atanasovski, Paolo Fresu, Antonello Salis, Han Bennink, Art Van Damme, Bruno Tommaso, Ettore Fioravanti, Mario Marzi, Michele Rabbia, Andrea Dulbecco, Giovanni Tommaso, Gabriele Mirabassi, Frank Marocco, Bill Evans, Adam Nussbaum, Jim Black, John Patitucci.
Dal 1999 collabora stabilmente con i Solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, con cui compie regolarmente tournee in ogni parte del mondo. All’attività concertistica e di ricerca, Zanchini affianca anche quella didattica, tenendo workshop sulla fisarmonica e sull’improvvisazione. Dal 1996 ha pubblicato circa una ventina di dischi, tra i più recenti troviamo: nel 2006 Bebop Buffet (Wide Sound) in duo con Frank Marocco, disco esemplare del linguaggio Bebop espresso con la fisarmonica. Nel 2009 Meglio solo! (Silta Records) nel quale sperimenta le possibilità timbriche del suo strumento attraverso l’uso di una particolare fisarmonica midi, live-electronics e laptop, nello stesso anno esce anche
Fuga per Art 5et (Dodici Lune Records) l’unico disco tributo di Zanchini, omaggio al suo grande maestro, nonchè uno dei massimi esponenti della fisarmonica jazz: Art Van Damme. Nel settembre 2010 pubblica il disco The way we talk (In+Out Records), con un quartetto internazionale che coinvolge musicisti europei e statunitensi: Ratko Zjaca alle chitarre, Martin Gjaconovski al cbasso e Adam Nussbaum alla batteria. Nel Maggio 2012 viene pubblicato My Accordion’s Concept (Silta Records), un progetto costruito su improvvisazioni radicali per fisarmonica acustica e live electronics, tentativo coraggioso di Zanchini di sovvertire il comune codice espressivo attraverso il suo strumento, tra i più fortemente radicati nella musica cosidetta riconoscibile. Nel 2015 esce “CASADEI SECONDO me” (Stradivarius) il tributo al maestro Secondo Casadei, dove Zanchini rivisita in chiave moderna le melodie più famose del compositore
romagnolo e nel 2016 “Don’t try this anywhere” il personale tributo di Zanchini al grande sassofonista Michael Brecker. Un disco dalle sonorità e linguaggi moderni, registrato a New York con una band di altissimo livello internazionale con, tra gli altri, John Patitucci al basso e Adam Nussbaum alla batteria. Questo disco ha vinto il premio “Orpheus Award 2016” come miglior album dell’anno in Italia. In uscita per il 2018 “Cinema Paradiso” progetto sulle musiche di Nino Rota che vede Zanchini solista con la prestigiosa HR Frankfurt radio big band, la big band della radio-tv nazionale tedesca.

www.simonezanchini.com


STEFANO BEDETTI

Stefano Bedetti è un musicista autodidatta che ha iniziato a suonare il sassofono tenore all’età di 14 anni.

Ha scoperto il jazz ascoltando i dischi di Charlie Parker, Michael Brecker, John Coltrane, Sonny Rollins, Dexter Gordon, Joe Henderson, Cannonball Adderley, Hank Mobley, Sonny Stitt e tutti gli altri grandi gatti di quell’epoca.

All’età di 19 anni Giulio Capiozzo (famoso batterista italiano, cofondatore del noto gruppo Area) fu il primo a notare il suo talento e ad invitare Stefano nel suo gruppo.

Grazie al suo modo generoso e spontaneo di suonare, al suo grande suono, alla grande tecnica e alle articolazioni melodico/armoniche Stefano viene subito notato da alcuni dei grandi nomi della musica jazz.

Nel corso della sua carriera Stefano si è esibito con molte star del jazz tra cui: Billy Hart, Ed Howard, Victor Lewis, George Cables, Jimmy Howens, Dave Stryker, John Riley, Tony Scott, Adam Nussbaum, John Patitucci, Antonio Sanchez e molti altri .

www.stefanobedetti.com